Il settore immobiliare è ancora in piena crisi come del resto molti altri segmenti dell’economia attuale; le compravendite sono estremamente sporadiche e, analizzando le statistiche gli affari conclusi, risultano essere di gran lunga inferiori rispetto a tempi definiti normali, quelli precedenti alla contemporanea crisi economica e sociale che ci attanaglia. Questa è la situazione attuale, evidenziata e testimoniata anche dalla mancata presenza di operatori del settore, o privati, alle aste giudiziarie, dove normalmente si fanno buoni, e in alcuni casi, ottimi affari considerando inoltre che un immobile cala di prezzo del 10% ad ogni asta convocata e dichiarato invenduto. Le prime aste vanno quasi sempre deserte fino ad un ribasso di circa il 50% rispetto al valore di mercato, poi si presenta qualcuno più che altro per vedere cosa succede e non con la ferma intenzione di acquistare davvero l’immobile.
I numeri sono allarmanti: l’ottanta per cento delle aste oggigiorno risultano andare deserte, i pochi affari che si concludono sono molto penalizzanti sia per il proprietario dell’immobile sia per il creditore che vedono ridursi le cifre potenzialmente esigibili. A complicare le cose ci si mette anche l’iter da seguire per la partecipazione alle aste: cauzioni, calendari rigidi delle udienze, rilanci, ecc. Nonostante sia stato semplificato dalle recenti decisioni dei tribunali fallimentari, l’accesso alle aste risulta essere ancora complesso e molti possibili partecipanti rinunciano in partenza.
In più c’è da considerare la chiusura quasi totale delle banche in fatto di erogazione di mutui per l’acquisto degli immobili, anche i residenziali, sia all’asta sia attraverso una normale e tradizionale trattativa d’affari.
Posto questo scenario piuttosto grigio alla base, si apre uno spiraglio in favore dei cittadini interessati alla partecipazione alle aste per l’acquisto di immobili, si chiama Mutuo in Asta ed è un’iniziativa proposta dal gruppo Unicredit banca. Si tratta del primo prodotto finanziario dedicato a coloro che, recandosi all’asta, si aggiudicano l’immobile. Con questo prodotto si pensa che le presenze e la partecipazione alle aste immobiliari cresca pian piano e la vendita avvenga prima, a prezzi ancora accettabili rispetto al valore di mercato dell’immobile oggetto dell’incanto.
Il prodotto è dedicato agli immobili residenziali, settore ricco di opportunità e capace di produrre e creare buoni affari con tempi di approvazione ridotti al minimo. Tra i vantaggi anche quello di avere presso le filiali della banca consulenti preparati che aiutino i partecipanti a superare la diffidenza nei confronti dell’opportunità di partecipare alle aste e una certa sensazione di impenetrabilità di partecipazione, come se ci fosse una sorta di cartello che domina, che controlli in qualche modo le operazioni, idea che hanno molti cittadini italiani nei confronti delle aste giudiziarie.
Mutuo in Asta sarà disponibile presso quei tribunali che decideranno di attivarsi in collaborazione con l’ABI, l’associazione delle banche italiane.
Un primo tentativo in questa direzione l’aveva già a suo tempo messo in atto l’ABI stessa ma con scarsissimi se non nulli risultati, adesso ci riprova l’Unicredit, grande e primario gruppo bancario che insieme al prodotto finanziario offrirà anche altri servizi correlati come “”vivacizziamo le aste”” e “”ti accompagno all’asta””; costante informativa dedicata a coloro che, interessati, vogliono partecipare agli incanti. Inoltre la banca seguirà il cliente sia prima dell’incanto sia dopo, per tutte le procedure da seguire per il rispetto delle regole attualmente in vigore.
Effettivamente controllando i siti dei tribunali possiamo renderci conto dei buoni affari che periodicamente si presentano e le molte occasioni di partecipazione ad un’asta per comprare un immobile che magari sul mercato vale prudentemente 200.000 euro e pagarlo 80-90 mila aggiudicandoselo è un indiscusso affare, da concludere a nostro favore, crisi o non crisi.”
Andrea Fantini per Immobilimpresa (c) Riproduzione Riservata